Lago Vivo - 21/04/2010
Barrea
Si parcheggia nei pressi di una piccola costruzione in cemento adibita alla presa dall'acquedotto (Fonte Sambuco, 1141 mt), si continua a piedi per una sterrata da cui guardando verso destra si ammira una splendida vista su Barrea e sul suo lago, camminando tra biancospini, rovi, aceri e cerri. Dopo circa 1 km si raggiunge la Sorgente delle Donne sulla sinistra della quale parte il sentiero K4 che, proseguendo in direzione Nord, entra nel suggestivo Vallone dell'Inferno. Il percorso, in costante salita, si immerge via via in un bosco sempre più fitto e ombroso. Il Vallone dell'Inferno è stretto a Est dalle pendici occidentali del Monte Serrone e a Ovest dal Monte Iannazzone (1738 mt). Salendo, sul sentiero si ergono alcune bancate rocciose dalla strana conformazione che interrompono il tappeto di foglie tipico delle faggete: sono i primi segni delle estese formazioni calcaree che nella conca del lago costituiscono testimonianza degli effetti del carsismo della zona.
Gli ultimi tratti di salita sono sicuramente i più impegnativi e con alcuni zig-zag si raggiunge la Madonna delle Grazie dove il 2 settembre del 1940 fu posta incastonata su di una roccia un'effige della Madonna chiamata del Buon Passo, a protezione dei viandanti. A breve si raggiunge il punto più alto del percorso (1656 mt) per poi ridiscendere nella meravigliosa conca in cui è incastonato lo splendido Lago Vivo a 1591 mt. Qui si presenta un maestoso spettacolo: partendo da ovest verso est, M. Iamiccio (2074 mt), M. Petroso (2249 mt), M. Altare (2147 mt) e M.Tartaro (2191 mt) cima intermedia sul lungo crinale che collega il Monte Petroso con la Metuccia e la Meta (2242 mt).
Il nome "Vivo" deriva dal fatto che il lago cambia continuamente le proprie dimensioni in base alle stagioni (massime a maggio con lo scioglimento della neve, minime ad ottobre).
Al margine orientale dell'Altopiano vi è la Fonte degli Uccelli che garantisce acqua in tutti i periodi dell'anno.
Per il ritorno abbiamo seguito ancora il sentiero K4, che aggira il Serrone sul lato orientale. Tale sentiero si affaccia sulla Val Porcile, dove si origina il torrente Rio Torto, che va ad alimentare l'altro grande invaso artificiale della zona (oltre al Lago di Barrea): il Lago della Montagna Spaccata, su cui, nell'ultimo tratto di sentiero, si ha una splendida veduta.
Partecipanti