Balzo dei 3 Confini, Rifugio di Iorio - 08/07/2015
Pescasseroli
Da Pescasseroli, lungo la strada asfaltata che porta alla partenza della cabinovia delle Vitelle, si raggiunge, ben evidente sulla sinistra, la capannina dell’accesso “B” del Parco Nazionale d'Abruzzo.
Qui si lascia l’auto e, seguendo il tracciato contrassegnato “B1”, ci si immette ben presto nel vallone Peschio di Iorio; si procede nella faggeta fino a una radura e ad un tornante, dove si lascia la strada e si imbocca il sentiero “R7”.
Dopo un tratto più ripido, si sbuca al Valico Valcallano, dove si incontra una evidente mulattiera sulla sinistra (sentiero “B4”) che, procedendo a mezza costa, porta al Balzo dei Tre Confini (1839 m) e al malandato Rifugio di Iorio. Il panorama è eccezionale. Il "colpo d’occhio" abbraccia gran parte del territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo: la catena del Monte Serrone, i Prati d’Angro fino all’ex Lago Fucino, il monte di Schienacavallo, la Serra del Carapale e la catena del monte Marsicano per continuare su tutto il massiccio della Camosciara, del Petroso e della Serra delle Gravare collegata con la Serra del Re, il Monte Tranquillo e le Creste della Rocca.
Ritorno per lo stesso percorso dell’andata.
Giornata particolarmente calda, ma mitigata da una leggera ventilazione. Il panorama non si è potuto apprezzare al meglio, per la presenza di nubi basse, specie verso il Serrone e la Camosciara.
Si deve purtroppo segnalare la dipartita della fotocamera di Roberto, che, sganciatasi dallo zaino improvvisamente, è schizzata letteralmente verso un ripidissimo canalone sotto il Balzo dei 3 Confini (nome più adatto non ci poteva essere!), finendo i suoi giorni in un luogo del tutto inaccessibile. R.I.P.
Le foto sono comunque ottime e abbondanti, grazie al contributo di Achille, Emanuele, Giorgio e Piero.
Partecipanti